L’indagine ha visto coinvolti i NAS di Salerno che, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, l’interrogatorio di svariate persone e pedinamenti, hanno raccolto inconfutabili elementi di reità a carico dei due indagati, tali da consentire l’emissione di una ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari.
Il medico-professore è accusato di peculato e falso per essersi ripetutamente appropriato di strumentazione di proprietà dell’Ateneo di Salerno, utilizzata per eseguire visite specialistiche in regime privatistico e attività professionale intramuraria (ALPI). Il professionista è responsabile anche di abuso d’ufficio, in quanto, nello svolgimento dell’attività libero professionale intramuraria presso cliniche e studi professionali privati, programmava le visite dei suoi pazienti mediante contato diretto, così evitando agli stessi di effettuare le prenotazioni presso il CUP (CentroUnicoPrenotazioni) e in tal modo procurando un vantaggio per sè, ovvero riscuotendo i compensi dai pazienti ed evitando di versare all’Azienda la quota spettante.
La coordinatrice infermieristica presso l’Ospedale “Fucito” di Mercato San Severino sarebbe responsabile di abuso d’ufficio in concorso con il primario, in quanto, essendo autorizzata a gestire l’accesso per le prenotazioni dei pazienti da sottoporre a visita o ad intervento chirurgico, sistematicamente stravolgeva la lista d’attesa e favoriva amici ed altri pazienti consentendo loro di essere visitati prima rispetto a quanto previsto dal sistema di prenotazione
Andrebbero solo licenziati!……………..ma siamo in Italia
res pubblica….devono perdere il posto di lavoro
Schifosi
Che gran brave persone…ma Dio è grande!
I nomi?
Please
uhu….nientedimeno avete scoperto che i medici fanno i babbà negli ospedali…complimentoni!
DIO VEDE E PROVVEDE….
Ehhhhh ma tutti fanno così al San Leonardo se conosci o cacci i soldi vieni curato se no ai vogl e muri’
ma è un pratica talmente diffusa e normale io pensavo fosse legale…