Le ordinanze di custodia per i due, entrambi ai domiciliari, sono state eseguite dai carabinieri del Nas. Secondo quanto emerso dall’ inchiesta del pm di Nocera Inferiore Anna Chiara Fasano e del Procuratore Antonio Centore il medico si sarebbe appropriato di apparecchiature dell’ Università per eseguire visite specialistiche private ed attività intramoenia.
Il professionista è accusato anche di abuso d’ufficio in quanto programmava le visite mediante contatto diretto,senza passare per il Centro Unico di Prenotazioni, riscuotendo i compensi senza versare all’ Ente ospedaliero la quota spettante. La coordinatrice infermieristica dell’ ospedale “Fucito” è accusata di concorso in abuso d’ufficio. Avrebbe stravolto la lista d’attesa favorendo alcuni pazienti.
LA NOTA DEL RETTORE. Il Rettore Vincenzo Loia esprime profondo rammarico per la vicenda giudiziaria che vede coinvolto un docente dell’Ateneo. “In una fase in cui – sottolinea il Rettore – tutto il personale medico, a seguito della vicenda Covid-19, sta dando prova di grande senso di responsabilità e sacrificio per il bene e l’interesse dell’intera comunità, questa notizia rappresenta una nota stonata”.
Sicuro che l’operato della magistratura farà al più presto luce sulla vicenda emersa e sulle eventuali responsabilità, il Rettore esprime fiducia all’intero personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria che sta testimoniando rigore ed efficienza durante questa emergenza epidemiologica.