Proprio a tal proposito, il ‘Corriere della Sera’ ha chiarito che, per motivi di privacy, chi va a visitare i congiunti non dovrà indicare le loro generalità sull’autocertificazione e le forze dell’ordine non potranno richiederle.
Il governo non dovrebbe predisporre un nuovo modulo di autocertificazione: basterà, infatti, barrare la voce assistenza ai congiunti (anche se non ci sono motivi di urgenza) sul modulo usato fino a ora.
Maggiore chiarezza sarà fatta dalla direttiva del Viminale, attesa entro il 1° maggio, che spazzerà via i dubbi legati agli spostamenti consentiti e alle modalità di compilazione dell’autocertificazione.
Sul sito del governo, invece, dovrebbero essere pubblicate le Faq (risposte a domande frequenti) sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia, in cui sarà ribadito il divieto di trasferirsi nelle seconde case, anche se si trovano nella propria regione di residenza.
Stando a quanto si legge sul ‘Corriere della Sera’, inoltre, nel momento in cui si esce per fare una passeggiata o si va a fare sport all’aperto, non c’è bisogno di avere l’autocertificazione.