«L’emergenza Covid-19 deve trasformarsi nell’occasione per realizzare un vero progetto culturale che sappia mettere al centro la storia, la memoria ed il grande patrimonio artistico, archeologico, letterario, cinematografico e musicale italiano, individuando percorsi di formazione e di collaborazione tra scuola, università, imprese, organizzazioni di eventi, governance dei musei e dei siti archeologici – afferma l’onorevole Casciello -.
Sono sotto gli occhi di tutti i gravissimi danni economici nel settore delle vendite di prodotti culturali, libri, musica, dvd, la cancellazione di concerti, festival ed eventi fieristici, la sospensione delle attività di produzione cinematografica sull’intero territorio nazionale. Dunque l’impegno che il Governo deve assumere con urgenza è di natura economica e di sostegno al settore industriale della produzione culturale ma anche quello di costruire un intervento che tenda a diffondere la “cultura della cultura” nel Paese e tra i cittadini».
L’onorevole Gigi Casciello, con una risoluzione in Commissione Cultura, chiederà al Governo di impegnarsi per una serie di interventi per il settore culturale, tra questi «la tutela dei tanti “invisibili” del settore dello spettacolo, che pur non avendo i requisiti per accedere alla graduatoria del Fus (il Fondo unico dello spettacolo) garantiscono rispetto ed adempimenti delle norme sul lavoro e la sicurezza, gente che vive del proprio lavoro anche se fuori dai circuiti che godono di fondi pubblici che spesso finiscono sempre agli stessi destinatari».
Tra le richieste del deputato di Forza Italia e fondatore dell’Associazione Voce Libera anche «il rigoroso rispetto della destinazione al Mezzogiorno del 34% degli investimenti per il comparto culturale e dello spettacolo».
A proposito del Sud, l’onorevole Casciello conclude: «Ci sono dei luoghi nel Mezzogiorno, penso all’Area Archeologica di Paestum o agli Scavi di Pompei, che oltre a rappresentare suggestive e già consolidate location di eventi culturali di vario tipo possono garantire pieno rispetto del distanziamento sociale con la presenza del pubblico. Credo non esistano luoghi migliori per far ripartire il settore della cultura e dello spettacolo in Italia già nel periodo estivo».