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Covid 19 e fase 2: nell’autocertificazione spostamenti per le visite ai congiunti

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Il premier Giuseppe Conte ha ufficializzato che per la fase 2, quella di “convivenza con il Coronavirus”, ci sarà ancora il modulo di autocertificazione per gli spostamenti. Se, fino a qualche giorno fa, sembrava che per la fase 2 l’obbligo di portare con sé una autocertificazione dovesse essere necessario solo per gli spostamenti da una regione all’altra, il modulo (che dovrebbe essere aggiornato) sarà invece ancora “protagonista”.

Il nuovo DPCM ha stabilito che oltre agli spostamenti per necessità (spesa, lavoro o motivi di salute), ci si può muovere per far visita ai congiunti. Dopo varie richieste di chiarimento (proteste e anche ironie), Palazzo Chigi ha precisato che il termine include “parenti, affini, coniugi, conviventi, ma anche fidanzati e affetti stabili”.

Inoltre, si può tornare al proprio domicilio, abitazione o residenza, anche in una Regione diversa da quella in cui si è attualmente. Si dovranno giustificare eventualmente anche gli spostamenti per andare in chiesa per i funerali (fino a un massimo di 15 partecipanti), andare nei parchi e fare attività sportiva (ovviamente indossando la mascherina e mantenendo il distanziamento sociale).

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