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Ultras seduti, termoscanner e capienze ridotte: ecco gli stadi post Covid-19

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Dobbiamo prepararci ad assistere ad una rivoluzione epocale anche per gli stadi di calcio. Nulla, inevitabilmente, sarà come prima. Anche andare a vedere una partita. Una previsione ha provato a farla Mark Fenwick, uno degli architetti più importanti a livello internazionale, che si occupa della costruzione di tre degli otto impianti del Mondiale di Qatar 2022. La nuova “partita” – come scrive il sito web corriere.it – si giocherà su tre fronti: controlli (attraverso l’uso di termoscanner), distanziamento, automatizzazione.  Potrebbe cambiare addirittura anche il modo di tifare. Si potrebbe arrivare perfino a far sedere gli ultrà. «Non per una questione di sicurezza ma perché sarà l’unico modo per occupare uno spazio ben definito e distante – spiega Stefano Perrone, consulente della Lega di serie A per la gestione degli stadi – In una prima fase è immaginabile un’occupazione dei posti a scacchiera, un po’ come si farà sui treni e in metro: la capienza potrebbe essere dimezzata, perché gli stadi italiani sono in media vecchi, quindi con spazi stretti oggi»
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