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Dal 4 maggio ok a visite ai congiunti: no a “rimpatriate” tra amici

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Il Governo ha chiarito oggi, in maniera ufficiale, cosa intende per “congiunti”, per quanto riguarda il passaggio relativo alla visita ai congiunti inserito nel decreto in vigore dal prossimo 4 maggio. In particolare, inserisce tra detti congiunti le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo.

I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado – un esempio, i figli di due cugini – e gli affini fino al quarto grado, esempio, i cugini del rispettivo coniuge. Resta il punto d’ombra relativo alle diverse interpretazioni che possono essere date al concetto di “stabile legame affettivo”.

Ecco la risposta alla Faq pubblicata sul sito del governo

I “congiunti” cui fa riferimento il Dpcm sulla fase 2 comprendono: “I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.

 
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