Sarà ancora vietato andare a trovare gli amici e raggiungere le seconde case. Nella circolare indirizzata ai prefetti, il Viminale chiarisce che non è il momento di allentare la presa: il rischio, con la graduale riapertura, è che tutti gli sforzi fatti finora vengano vanificati.
Se all’interno delle città i controlli su strada saranno più blandi, perché con l’allentamento delle restrizioni praticamente tutti avranno un motivo per uscire di casa, gli occhi saranno puntati sui luoghi a rischio assembramento, dalle piazze ai negozi, dalle ville ai parchi.
Impennata di controlli anche nelle stazioni ferroviarie: verrà fermato chi sale o scende dai treni per capire se abbia validi motivi per spostarsi. I confini regionali rimarranno presidiati, così come le strade statali e provinciali.
Si potrà fare visita ai parenti e si potrà incontrare il fidanzato o la fidanzata, ma per rivedere gli amici sarà necessario aspettare: non rientrano tra gli «stabili legami affettivi» che giustificano gli spostamenti, spiega Palazzo Chigi.
Per il momento resta anche il divieto di raggiungere seconde case, anche se non è escluso che le cose cambino.
Il ministro Roberto Speranza dice che «raggiungere le seconde case è vietato, anche quelle presenti in regione, in quanto non rientra negli stati di necessità».