In questi giorni è iniziata l’attività di emodonazione da parte delle “Guide” presso il centro trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, al fine di fronteggiare la carenza di sangue in questo periodo di pandemia.
L’accordo con la direzione ospedaliera prevede anche la donazione in aferesi, un prelievo con tempistiche prolungate ma che a differenza della normale donazione, riesce a isolare una quantità di piastrine sufficiente per due malati adulti. Ci sono notevoli vantaggi anche per il donatore che in questo modo non viene impoverito periodicamente di ferro, come avviene invece nella donazione di sangue intero.
Inoltre, a rendere ancora più significativa questa attività, il personale delle Associazioni di categoria dei militari del reggimento salernitano, hanno raccolto una somma di denaro da devolvere proprio all’azienda ospedaliera per l’acquisto di attrezzature, dispositivi, beni e servizi e per la realizzazione di iniziative necessarie a migliorare le attività di cura e di assistenza ai pazienti COVID-19.
Le Guide sono state sempre in prima linea e vicine ai pazienti dell’ospedale di Salerno, non solo con le emodonazioni che avvengono ormai ciclicamente da molti anni ma anche con donazioni da parte del personale come avvenuto lo scorso Natale in favore dei bambini ospiti del reparto di Pediatria.