Naturalmente, con senso di giustizia e rispetto delle norme, si arriverà alla determinazione precisa delle responsabilità e delle colpe personali.
Fatta questa doverosa premessa, va, però, espressa anche un’altra valutazione che forse in queste ore è apparsa in secondo piano.
Il porto è la sede di lavoratori onesti, coerenti con la loro funzione che ogni giorno svolgono con responsabilità, attenzione e gestione dei rischi- turni molto complessi e importanti.
Non è possibile che si generalizzano comportamenti che vanno ricondotti esclusivamente ai responsabili, mentre noi tutti svolgiamo il nostro lavoro con la dignità e la responsabilità che ci appartengono e che ci motivano.
Non possiamo in questo momento accettare di essere definiti in maniera uniforme ed estesa come portatori di comportamenti che non rientrano nel modo di fare di noi lavoratori: siamo le persone che assicurano una funzione essenziale dell’economia della nostra provincia.
Non è giusto assimilarci come categoria a comportamenti che condanniamo senza alcun tentennamento.
E’ per queste motivazioni – non per altre – che chiediamo di descrivere bene quanto accaduto. E, soprattutto, ribadiamo la più totale condanna di quanto accertato e confidiamo pienamente nell’opera della Magistratura e delle Forze dell’Ordine
Lo scrive in un comunicato stampa Segretario regionale Uiltrasporti Antonello Guerrazzi