Il fenomeno degli “animali vaganti” ha assunto, nel tempo, in provincia di Salerno, un elevato livello di criticità per molteplici profili: da un lato, per i danni provocati alle attività agricole e al territorio, dall’altro per la sicurezza e l’incolumità pubblica e per gli aspetti sanitari riguardanti la trasmissione di patologie all’uomo.
Il lavoro condotto dalla “cabina di regia” istituita in Prefettura, con il coinvolgimento di Regione Campania – UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, C.R.I.U.V. (Centro di riferimento regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria) e C.R.E.S.A.N.E. (Centro di riferimento regionale di Sanità Animale) – ASL di Salerno-Sanità Animale, Sindaci dei comuni interessati e Arma dei Carabinieri, ha consentito il raggiungimento di un risultato straordinario, con grande soddisfazione delle comunità locali.
L’operazione, particolarmente complessa per via della impervietà dei luoghi e della difficile “catturabilità” degli animali, ormai inselvatichiti, ha richiesto un’attenta pianificazione nell’ambito del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica ed è stata realizzata con il supporto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, dei Carabinieri Forestali del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e dei Vigili del Fuoco, intervenuti con un mezzo aereo.
Al termine della “due giorni” di intervento, effettuato il 5 e 6 maggio, il Prefetto Russo ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che vi hanno preso parte.
“Un esempio di “lavoro di squadra” che, anche in questo caso, ha dato ottimi frutti, grazie alla straordinaria professionalità e al profondo senso del dovere dimostrato non solo dall’Arma dei Carabinieri, sempre al fianco della Prefettura in ogni iniziativa per il ripristino della legalità sul territorio, ma anche dai rappresentanti della Regione Campania e del mondo “sanitario-veterinario” in generale, con i quali, già da tempo, si è instaurato un rapporto di proficua collaborazione”.
“Un importante segnale nella lotta a ogni forma illegalità – ha sottolineato ancora il Prefetto – tale da condizionare la vita delle persone attraverso la presenza di animali sul territorio, privi di profilassi sanitaria e pericolosi sotto il profilo epidemiologico”.
Gli animali recuperati saranno trasferiti presso un centro specializzato per essere sottoposti agli accertamenti sanitari del caso e destinati alla produzione a scopo benefico.