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Ance Aies Salerno: Il rafforzamento di Ecobonus e Sismabonus per la ripartenza del settore edile

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Un bazooka in grado di “sparare” 21 miliardi di euro e 100mila posti di lavoro su tutto il territorio nazionale. L’atteso decreto di maggio dovrebbe introdurre un incremento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus, portando tali incentivi al 110%, disposizione attesa con legittima trepidazione dal sistema ANCE che ne ha caldeggiato l’applicazione per far fronte ad una crisi altrimenti irreversibile.

Da tempo, l’ANCE Aies Salerno ha posto al centro della sua politica di rilancio e di sviluppo il recupero del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana, di qui l’importanza dei due strumenti.

“E’ fondamentale innovare l’abitare e le città per ridare energia ai
territori e alla società, più che mai in questo difficile momento – sottolinea il Presidente di Ance Salerno, Vincenzo Russo – tanto più che già a gennaio, prima che scoppiasse la pandemia, si erano registrati i primi segnali di ripresa del nostro settore, ormai in crisi dal 2008.

Ricordo – prosegue – che negli ultimi dieci anni, in provincia di Salerno, il comparto edile si è dimezzato e ciò nonostante rappresenta ancora il 13,7% del PIL provinciale. Alle pesanti ripercussioni che la crisi ha prodotto sul nostro tessuto imprenditoriale, bisogna aggiungere
un calo del 30% della produzione, dovuto al lockdown, provocato dal COVID-19.

Sotto quest’aspetto – continua Russo – siamo fermamente convinti del fatto che le misure di potenziamento di ecobonus e sismabonus accompagnate ad azioni di semplificazione amministrativa, con la sburocratizzazione dei procedimenti e accelerazione dei tempi,
potrebbero facilitare gli investimenti sia pubblici che privati e dare una grande spinta alla ripresa”. In Italia, incrociando la classe sismica del patrimonio esistente con le relative fasce climatiche emerge una stima del costo di intervento di riqualificazione energetica
sull’involucro edilizio di circa 33,5 miliardi di euro.

In provincia di Salerno gli edifici residenziali sono circa 206.447, di cui circa il 68,7% è stato costruito prima del 1980. Per il miglioramento sismico di tale stock immobiliare si sono calcolati investimenti per circa 2,6 miliardi di euro (così ripartiti: zona 1 – 230 mln; zona 2 – 2,3 mld; zona 3 – 120 mln).

Secondo l’ANCE, la nuova misura del 110% Eco/Sismabonus è dunque un incentivo che vale 6 miliardi di lavori nell’edilizia privata con un effetto totale sull’economia di 21 miliardi
e 100mila posti di lavoro. La stima si riferisce al periodo di operatività del superbonus, ossia tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

Sempre per la provincia di Salerno si stima che tali incentivi potrebbero determinare un incremento della produzione di circa 400 milioni all’anno. Le previsioni si basano non solo sulla valutazione degli effetti del bonus al 110%, ma tengono conto anche della
possibilità di cessione del credito dei privati alle banche, oltre che alle imprese, cessione possibile non solo per interventi più importanti ma anche per lavori di recupero di minor entità.

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