Molto probabilmente, visto che per questioni di sicurezza sanitaria sembra difficile un voto in piena estate, le Regionali si terranno a ottobre. Per De Luca — che vorrebbe invece votare subito per capitalizzare il consenso come peraltro Luca Zaia in Veneto e Giovanni Toti in Liguria — questa prospettiva complica un po’ le cose e dovrà trovare una strategia altrettanto efficace per rimanere sulla breccia.
Per il centrodestra, invece, questa nuova scadenza rappresenta l’opportunità di cambiare le carte in tavola. Anzi, proprio di cambiare il nome del candidato governatore. La Lega, che nell’ambito di un accordo nazionale di spartizione aveva mal digerito il nome del moderato forzista Stefano Caldoro, davanti alla popolarità di De Luca affonda il colpo: «De Luca ha chiuso i napoletani in casa, mettendo mille paletti perfino per la consegna della pizza, ma vorrebbe i cittadini `tutti fuori´ solo per votare in piena estate: vuole tutelare la salute dei campani o la propria poltrona? — dice il deputato Nicola Molteni, coordinatore della Lega in Campania, in una intervista a Il Mattino —. Da mesi non sento Caldoro. Serve un leader rappresentativo da individuare anche fuori dai partiti, se necessario. Sono certo che con gli amici di Forza Italia e Fratelli d’Italia troveremo come sempre una soluzione, anche perché nei moltissimi confronti di questi giorni ho conosciuto tanti imprenditori appassionati e con la voglia di lottare».
Il Carroccio, su direttiva di Matteo Salvini, sondaggi riservati alla mano ha capito che con Caldoro il centrodestra non avrebbe chances. E ora il leader, che sulla Campania contava molto per recuperare terreno dopo il fallimento dell’«operazione Emilia-Romagna», sta cercando un nuovo nome da proporre agli alleati. Un «nome forte» che, per il centrodestra, manca anche in Toscana.
Fonte Il Corriere