“Ancora una volta devo esprimere al governatore De Luca tutta la mia stima per aver intuito ed attivato i protocolli che consentono ai diportisti, e quindi alla nautica tutta, di riprendere la vita normale – afferma Gennaro Amato, presidente di Afina, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica che conta oltre 250 addetti al settore -. La sicurezza della fase 2 del difficile momento storico sanitario, infatti, ben interpreta per naturale vocazione il rispetto della distanza tra individui per chi va in barca. Un diportista esce per mare con la famiglia e cerca sempre un luogo dove in tranquillità e, se possibile, in assenza di altri, poter fare un bagno. Perciò – conclude Amato – è l’identificazione del rispetto delle regole della fase 2”.
Sul sito della Regione Campania, nella sezione Coronavirus – La Campania verso la normalità alla voce Trasporti e Spostamenti, l’ufficio legislativo regionale ha ben spiegato che: “Le vigenti ordinanze regionali consentono l’esercizio di attività conservative e di manutenzione sulle barche da diporto, anche in mare”. E ancora che: “È consentita l’attività nautica su imbarcazioni private nel rispetto delle misure precauzionali, del distanziamento e dell’obbligo di dispositivi di protezione in forma individuale ovvero limitatamente allo stretto nucleo familiare convivente”.
Con l’ulteriore ampliamento, e definizione dell’ordinanza n 39 del 24.04.2020, la nautica riprende così l’azione completa dell’intera filiera: dalla produzione alla fruizione delle imbarcazioni offrendo l’opportunità, nel rispetto delle misure della fase 2 del Covid 19, di riattivare il settore produttivo e di tornare ad essere forza economica, per indotto, del turismo nautico che in Campania è volano di grande economia territoriale.
Commenta