Lo scrive FanPage.it
Coronavirus: il Santuario di Lourdes riapre parzialmente
Il Santuario di Lourdes, nei Pirenei francesi, meta di pellegrinaggio per milioni di persone ogni anno, riaprirà parzialmente le porte da sabato prossimo “per i pellegrini singoli della regione”. La Grotta, dove secondo la religione cattolica la Vergine Maria apparve a Bernadette nel 1858, non sarà direttamente accessibile ai visitatori. La struttura aveva chiuso i battenti il 17 marzo a causa della pandemia. Si è trattato della chiusura più lunga della storia del Santuario.
7 Commenti
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Si riparte col business grazie ai creduloni.
Non c’è problema agnostico, il business non si è mai fermato, ma non sono le chiese a farlo; esse accettano offerte libere ed elemosine spontanee per le spese correnti (sai com’è, bollette e viveri, sembra strano, ma le pagano anche i preti, non è che gliele abbuonano.. ), ma non presentano nessun prezzario davanti alle porte d’ingresso. Il business è andato avanti con le speculazioni finanziarie che, anche in questo periodo di affamamento mondiale, non si son mai arrestate; o magari in quelle grosse catene della distribuzione telematica, tutte “3×2” o “a soli 99,90 €”, in cui paghi anche il cartone utilizzato per l’imballaggio 10 volte di più del suo reale valore.. simboli assoluti della vacuità di una società che si appoggia su un finto “stato di benessere”, votata ciecamente al consumo ed al profitto ad ogni costo, a cui è bastata uno starnuto e qualche particella virale per poter essere messa in ginocchio.
A me risulta che i preti prendano lo stipendio oltre agli introiti di battesimi,funerali,cresime e funerali.
Inoltre gli stati e quindi i contribuenti finanziano profumatamente le casse vaticane.Non pagano IMU nonostante facciano attività di lucro con la scusa di “offerta a piacere”.
Concludendo ,lo Stato Vaticano detiene tra le più grandi ricchezze immobiliari e la.banca dello IOR è la più potente al mondo.Il pontefice in carica ha diritto ,come sovrano supremo, a tutti i beni dello Stato Vaticano,vedi costituzione vaticana.
Battesimi, funerali e cresime vengono officiati a prescindere dall’offerta che si effettua, e laddove si scelga di farla la cifra destinata rientra sempre e soltanto nella discrezionalità dell’offerente. I sacerdoti percepiscono uno stipendio per il ministero ed il servizio che assolvono (non parliamo certo di cifre esorbitanti) che viene erogato loro dalla Diocesi locale alla quale appartengono, un ente ecclesiastico non certo statale. Gli Stati nazionali (e tantomeno i contribuenti tassati) non destinano “profumatamente” alcunché alla Chiesa: non vi è nessun capitolo di spesa di un rendiconto statale che preveda specificamente la destinazione all’autorità ecclesiastica (alla voce, magari, “fondi ecclesiastici”), e non potrebbe essere altrimenti dal momento che la Chiesa Cattolica Romana, dal punto di vista giurisdizionale, si configura come un ente statuale autonomo ed indipendente e come tale è regolamentato da leggi proprie; sarebbe come se uno “Stato x” destinasse soldi ad uno” Stato y”, o come se l’Italia versasse una qualche forma di tributo alla Francia, per esempio, e ciò naturalmente non avviene. Se poi ti riferisci al gettito derivato dal famoso “8xmille”, anche quello è a discrezione del singolo contribuente italiano, che può decidere di destinarlo ad altri enti, associazioni, cause. Il non pagamento dei fitti per locali o edifici di proprietà statale ma adoperati da associazioni ecclesiastiche piuttosto che ospitanti vere e proprie chiese/cappelle è materia disciplinata dai Patti Lateranensi, liberarmene sottoscritti l’11 febbraio 1929 dallo Stato italiano, che potrebbe riservarsi di ridiscuterli in qualsiasi momento; non mi risulta che d’allora, a quasi 100 anni di distanza, nessuna parte politica alternatasi alla guida dello Stato Italiano, abbia avuto in agenda l’intenzione politica di farlo, e comunque nulla lo precluderebbe in futuro.
Concludendo: lo Stato Vaticano detiene fondi e proprietà immobiliari acquisite dallo Stato Vaticano stesso, o in forma di acquisizione diretta (cioè pagandoli), o di lasciti e/o donazioni erogati liberamente da soggetti terzi e privati. Il Papa in carica , in qualità di monarca del proprio Stato (che è una monarchia assoluta al pari dell’Arabia Saudita o del Brunei e di diversi altri Stati del mondo) detiene il controllo di questi beni e può decidere di disporne come meglio crede; come fatto, ad esempio, da Papa Francesco che, per far fronte concretamente all’emergenza Coronavirus, ha destinato di tasca propria, ad enti italiani, 10 milioni di euro, e tramite CEI (comunità episcopale italiana) altri 60 milioni, più diverse altre donazioni a singoli ospedali per l’approvvigionamento di ventilatori meccanici, dpi e altro materiale medicale.
Come al solito gli atei si esprimono sempre e solo per “partito preso”, con pochi dati alla mano e molte “frasette fatte” imbevute di retorica anticlericale, sputando solo livore ed ignorando totalmente le note positive, che pure ci sono.
Quando il cervello si annebbia allora i popoli sono schiavi della non verità e i popoli vengono depredati.Il cristianesimo temporale e pieno di peccati.
qui nessuno sputa livore anticlericale solo che molti di noi si sono stancati di sentire lamentarsi chi vive alle spalle dei “donatori” . I patti lateranensi sono purtroppo vincolanti a causa di “scambi” di favore tra stati.Poi per quanto riguarda battesimi ,cresime,matrimoni e funerali non sono officiati da offerte, ma da tariffe “stabilite” dalla parrocchia.
Qui chiudo dicendo che la chiesa cattolica non da affatto buoni esempi .
Nel mondo cattolico esiste il peccato, l’errore, ma anche la redenzione ed il perdono reciproco; nulla (o poco) di riscontrabile nel mondo ateo, che trasuda spesso e volentieri solo giurisdizionalismo di maniera e giustizialismo. Dio viene costantemente bistrattato e denigrato, talvolta deriso, e poi, presto o tardi, l’uomo finisce per crearsi idoli artificiali e terra terra, nella politica, come nello sport o nella musica, nella vita di tutti i giorni, cui vota completamente la propria esistenza, salvo poi svegliarsi totalmente disilluso.