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Esame di stato ai tempi del Covid, studenti salernitani si lamentano con la Azzolina

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Riceviamo e pubblichiamo.

Salve siamo Flavio Carbonaro (18) e Jacopo Pastore(19), rispettivamente rappresentanti degli studenti al quinto anno del IIS B. Focaccia e Liceo Scentifico F. Severi.Confrontandoci con i nostri coetanei abbiamo riscontrato un grande malcontento, abbiamo deciso che bisognava fare qualcosa per far sentire la nostra voce, tante sono state le idee come per esempio la foto petizione promossa dai ragazzi dell’Uds campania che come noi vogliono farsi sentire.
Di seguito un messaggio che vorremmo arrivasse alla Ministra Azzolina:

In un momento così critico e difficile, quale l’Italia sta vivendo a causa della pandemia, noi studenti maturandi abbiamo sperato in un miglioramento della situazione anche al fine di poter sostenere l’esame in presenza. Forse un po’ per nostalgia di quell’ambiente scolastico che ci ha formato e accompagnato per cinque anni; un po’ per rabbia, per non aver potuto concludere il nostro percorso nel migliore dei modi; sicuramente per poter fare un esame degno della nostra preparazione al fine di dimostrare tutto l’impegno impiegato in questi anni. Purtroppo a noi studenti non è ancora ben chiara, a distanza di un mese dagli inizi degli orali, le modalità con cui questi esami verranno svolti. La confusione e i continui cambiamenti del Decreto-Legge n. 22 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 197, i quali dovrebbero stabilire in modo chiaro ed esaustivo le modalità con cui verrà svolto l’ esame, non fanno altro che disorientare lo studente. Hanno sempre detto che saremo stati destinati a grandi cose, hanno detto che l’istruzione è importante e che avrebbero fatto il meglio possibile per darci la migliore. È facile fare promesse quando tutto va bene ma ora bene non va. Chiediamo indicazioni chiare e precise per avere ciò che ci meritiamo. Un esame giusto

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