Sul sito dell’#Inail è stato pubblicato un documento tecnico contenente le indicazioni per la fase due, circa il settore della balneazione. Tra le prescrizioni, il distanziamento tra ombrelloni di 5 metri, l’obbligo di pagamenti con la carta, le prenotazioni obbligatori e la creazione di appositi percorsi differenziati per chi arriva e chi va via.
A commentare è Giustino D’Uva, dirigente nazionale del Sinlai: “Purtoppo, come avevamo mestamente annunciato, la fase due si prefigura come un disastro per l’economia nazionale. E non fa certo eccezione il settore dei #balneari; le indicazioni tecniche, infatti, ancorchè provvisorie, lasciano ben poca speranza.
Con certi criteri così stringenti l’attività turistica, che già sarà stata messa a dura prova dall’assenza di visitatori stranieri, stenterà seriamente a ripartire. Molti stabilimenti rischiano addirittura di non poter riaprire affatto, vista l’assurdità di certe prescizioni. Insomma, una dura mazzata per il settore, in attesa della stagione più attesa dell’anno, che rischia di rappresentare il colpo di grazia per l’economia italiana; del resto, ci sono intere aree che vivono quasi esclusivamente di turismo estivo, soprattutto al #sud (un esempio, su tutti, quello della provincia di #Salerno e del #Cilento), e che Ne subiranno danni irreparabili”.
Se questa è L’Italia,chiamiamo e preferiamo Matteo Salvini al potere,con una secessione del Cilento che non accetta più di essere depredato e saccheggiato dall’Italia di burocrati,edotti e insapienti