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Fotografi in “bianco e nero”: rinviato 95% degli eventi, settore al collasso

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Un grido disperato parte da una neonata Associazione che riunisce fotografi e video-operatori penalizzati dalla crisi del Coronavirus: rinviato il 95% delle cerimonie al 2021, per loro la ripartenza non ha senso.

Il 18 per molte attività in Campania sarà il giorno delle riaperture, delle casse che finalmente vedranno entrare i primi soldi, il primo “ossigeno” per una nuova vita. Per molti ma non per tutti. Sono parole piene d’amarezza quelle di fotografi e operatori di cerimonie ed eventi: per loro, il futuro, è come una foto in bianco e nero: nella maggior parte dei casi, molti di loro lunedì non solleveranno le saracinesche di studi e laboratori.

Con le cerimonie spostate nel 95% dei casi al 2021, gli eventi praticamente azzerati per l’intero anno, per questi artigiani professionisti si prospettano 14 mesi di stop forzato più altri quattro mesi di incasso zero: con fitti, utenze, tasse e spese che incombono. Fotografi ed operatori che lavorano con battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, feste di laurea ed eventi affini si sentono “invisibili”, ignorati dalle istituzioni che non sono riusciti ad includerli in nessuna misura di sostegno.

«È nata la necessità di creare un’associazione per dare voce al dramma che stiamo vivendo e che vivremo nei prossimi mesi», dicono, sollevando «il problema dei fitti e la lotta all’abusivismo, altra vera piaga del settore». Un’iniziativa partita da Cava de’ Tirreni che punta a coinvolgere i colleghi della associazione fotografi campani e la Regione Campania per avanzare proposte e trovare soluzioni.

Fonte: LIRATV

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