In Campania solo cinque hanno avuto il riconoscimento. Tutti e tre nel Cilento: Camerota, Castelnuovo e San Giovanni a Piro (già insigniti per il terzo anno consecutivo) e i comuni “newentry” di Piaggine e Roccagloriosa. Nel Sud si contano sulle dita di una mano, con l’unica eccezione per la Puglia, con 12 località (e tra queste anche Lecce). Una sola in Calabria, Soverato. Una in Sicilia, Favignana. Una in Sardegna, Arborea. Zero in Basilicata e Molise.
Hanno invece fatto incetta di bandiere gialle il Veneto, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia. Seguite da Toscana e Piemonte. Un quadro desolante, soprattutto se si continua ad agitare un po’ ovunque il vessillo ambientalista, il bike sharing, la green economy.
La Fiab promuove l’uso della biciletta per la mobilità quotidiana e il turismo sostenibile, con azioni di sensibilizzazione e proposte rivolte a cittadini e istituzioni a livello locale, nazionale ed anche europeo (è membro della European Cyclists’ Federation).
Offre a tutte le Amministrazioni comunali italiane la possibilità di aderire alla rete “Comuni Ciclabili” che consente di misurare e attestare il grado di ciclabilità del proprio territorio, attraverso la valutazione di una serie di parametri e l’attribuzione di un riconoscimento (simboleggiato dalla bandiera contenente un “punteggio” da 1 a 5 bike smile) e di renderlo noto a livello nazionale, anche ai fini della promozione turistica.
L’appartenenza alla rete Comuni Ciclabili permette inoltre di partecipare ad una serie di momenti formativi, di accedere ad un archivio di buone pratiche e di condividere, con altre amministrazioni, le migliori azioni e politiche per la ciclabilità.
Comuni Ciclabili Fiab è scientificamente fondato e costruito su solide competenze, come dimostrato dall’autorevolezza dei nostri partner, tra i quali spiccano l’Istituto Nazionale di Urbanistica e l’Università La Sapienza.