La civica amministrazione (chissà se anche l’intera maggioranza che la sostiene: e sarebbe questa l’occasione politica per i dissidenti di uscire allo scoperto e di smarcarsi) non vuole il Forum dei Giovani.
Non ha mai avuto l’intenzione di istituirlo. Solo a distanza di quasi quattro anni dall’insediamento della giunta Napoli, all’interno della quale è stato creato ad hoc l’Assessorato alle Politiche giovanili, noi e la comunità cittadina apprendiamo formalmente che il Forum “rischia di essere un ulteriore appesantimento burocratico che potrebbe gravare sulla velocità delle scelte da intraprendere”.
Su tutto il resto, invece, il comunicato stampa non fa “chiarezza”. Piuttosto, ancora più confusione. Dopo più di 72 ore di silenzi e imbarazzi, e senza giustificare la perdita di finanziamenti regionali per l’esclusione dal bando “Giovani in Comune”, a Palazzo di Città ci si è arrampicati sugli specchi.
Una contorsione dialettica nel tentativo di delegittimare quello stesso strumento democratico “di programmazione e di partecipazione della realtà giovanile del nostro territorio”, che è operativo a livello regionale, provinciale (seppure sotto forma di Coordinamento) e anche di un’area metropolitana, come, ad esempio, quella di Napoli, che senz’altro conta una “popolazione superiore ai 40 mila abitanti”.
Il contenuto del comunicato stampa in questione offende, poi, l’intelligenza anche di chi l’ha scritto (o dettato?), oltre che quella di chi lo legge, quando si tenta maldestramente di attribuire al Forum – che ricordiamo essere un semplice “organismo consultivo a carattere totalmente elettivo” – la “finalità” di incidere sul “Piano per il Lavoro” della Regione Campania, nonché sulla “stabilizzazione dei circa 250 lavoratori di Salerno Pulita”.
Quanto, alle “tante iniziative promosse e sostenute” dal Comune di Salerno “ogni giorno grazie all’impegno” dell’Assessora al ramo, e tra le quali si cita, a titolo esemplificativo, anche lo Sportello Informagiovani, che – com’è riportato, testualmente, nel comunicato stampa – risale al 2011, ci asteniamo dall’entrare nel merito, almeno in questo contesto.
Ma – rammentiamo a noi stessi e anche a lei – che l’unico impegno formale che l’Assessora aveva assunto, a mezzo stampa, sin dal primo giorno del suo mandato, era proprio quello di adoperarsi per realizzare il Forum a Salerno: l’ha disatteso. Tanto che il consigliere comunale di opposizione Dante Santoro ha parlato ieri di “politiche giovanili a chiacchiere”.
E quella che arriva dalla minoranza (anche i consiglieri comunali Celano e Cammarota non hanno lesinato pesanti critiche) sembra, implicitamente, pure una richiesta di dimissioni dell’Assessora al ramo. Ma questa è una questione politica e soprattutto un tema che non ci appassiona.
Peraltro, l’esponente di giunta in questione è già stata sfiduciata da più di un anno, nel marzo del 2019, dal suo stesso gruppo – Davvero Verdi – dal quale era stata indicata come “quota rosa” , pur non risultando eletta in consiglio comunale, dal momento che si è posizionata solo nona nella sua lista, e seconda tra le donne, alle ultime elezioni amministrative.
Magari anche qui il Comune di Salerno dovrebbe fare “chiarezza”: l’Assessora in giunta attualmente chi rappresenta, a parte se stessa? Ha un ruolo politico o tecnico?