Molti club, non avendo un centro sportivo, erano contrari al vecchio protocollo che prevedeva il ritiro di tutti i componenti di squadra e staff tecnico. Ora i calciatori possono allenarsi e poi tornare nelle rispettive case. A meno che non venga trovato un positivo nel gruppo. A quel punto il contagiato andrà in quarantena mentre i giocatori saranno posti in isolamento in una struttura, con controlli medici costanti, ma potranno allenarsi, senza contatti con l’esterno.
È questo il compromesso trovato dopo giorni di dialogo e di discussione. Un punto di incontro che va bene per gli allenamenti ma che deve essere necessariamente modificato per la ripresa del campionato. “Ho convocato per giovedì 28 maggio alle 15 una riunione con Gravina e Dal Pino e le altre componenti di Federazione e Lega” dice il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
“Per quella data avremo i dati a disposizione per poter insieme con il Governo decidere una data certa per la ripartenza. La cosa importante credo sia iniziare il campionato per concluderlo” aggiunge Spadafora. Previsti controlli rigidi con tamponi prima dell’inizio degli allenamenti collettivi e poi ogni quattro giorni. Saranno effettuati anche test sierologici il giorno dell’avvio delle sedute di gruppo e dopo due settimane.
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