Ci sentiamo disorientati, spaesati per timore ed anche paura. Temiamo di incontrare una persona cara. Come mi comporterò, non posso abbracciarla, non posso darle un bacio… ci sentiremo entrambi imbarazzati. Poi con le mascherine riuscirò a capire se quella persona la riconoscerò …o mi sfuggirà e magari lei penserà che per paura di fermarmi non l’ho voluta salutare.
Entrerò in un negozio? Misurerò qualche capo di abbigliamento o avrò paura? Parteciperò a quella riunione o saremo troppi e per sicurezza non mi faranno entrare?
Andrò a cinema, si al cinema si…ma dovrò fare la fila e poi ci sarà capienza?
E così ritornano alla mente i nostri genitori, che alla fine della guerra uscirono per strada tra le macerie , però si abbracciarono, esultarono insieme. Noi invece saremo soli, avvolti dai suoni del traffico, del tran tran quotidiano, dopo un assordante e lungo silenzio.
Sentiremo e ci accorgeremo che le macerie ci sono. Sono dentro di noi !!!!! Ci resteranno le tante incertezze e non terminerà la paura perché non sapremo se la guerra è davvero finita.
Tutti fuori si per ricominciare, ma in fondo tutto dentro sarà diverso .
Storie degli anni 2000 dove anche la guerra è cambiata…dove le cose che accadono sono diverse ,anche la libertà !!!!!
di Claudio Tortora