“Faccio seguito alla pregressa e copiosa corrispondenza per esprimere, ancora una volta, la forte preoccupazione riguardo l’assenza di risposte concrete da parte del Genio Civile sullo stato di rischio idraulico connesso alle arginature del torrente Cavaiola.
Le somme urgenze non sono più sufficienti e non rappresentano lo strumento utile a garantire la sicurezza della strada, degli argini e dei cittadini che abitano lungo via Nazionale: arteria strategica attraversata, quotidianamente, da mezzi pesanti provenienti dai Comuni limitrofi.
Malgrado la Sua sensibilità debbo, mio malgrado, registrare una situazione di stallo che potrebbe compromettere seriamente la già difficile situazione qui rappresentata con ovvio pericolo per la pubblica e privata incolumità.
La strada è uno snodo fondamentale per il tessuto produttivo locale e per lo stesso PIL nazionale, giacchè nell’area a ridosso del torrente si concentrano alcune delle più importanti aziende del mercato conserviero e non solo che, proprio in questo momento, si stanno rialzando dall’emergenza Covid-19 per rimettersi in corsa.
Pertanto, valutata la gravità della situazione di rischio riscontrata, si richiedono tempestivi interventi, ormai non più differibili per evitare di adottare l’unico provvedimento che sino ad oggi abbiamo cercato di evitare – la chiusura della strada – facendoci promotori di numerosi tavoli di confronto, anche grazie al Suo diretto interessamento, con le istituzioni coinvolte senza, tuttavia, arrivare ad una compartecipazione risolutiva da parte di tutti.
Occorre fare presto ed è necessario, in tal senso, che il Genio Civile assuma ogni impegno, soprattutto di natura economica, affinchè la problematica in oggetto – che interessa tutti – non ricada esclusivamente sulle spalle dei Comuni”.