Acanfora, dal canto suo, si sente penalizzato dalle norme molto stringenti solo per il settore a cui appartiene e lo denuncia pubblicamente, attraverso un post appena pubblicato sul suo profilo Facebook. Ecco il testo del suo sfogo social, che ha già scatenato un’infinità di commenti e aperto un dibattito: “Assembramenti dalle case e ville private ai ristoranti. La gente giustamente si bacia e abbraccia dopo 70 giorni di reclusione, ma il governo e la Regione vietano e non parlano ancora di pubblico spettacolo, cene spettacolo matrimoni eventi e discoteche, il cui ingresso potrebbe essere regolato di sicuro con più con sicurezza!! L’Italia ed i loro politici: il solito paese delle incongruenze. Ed intanto chi ha investito e pagato le tasse e la Siae per 25 anni, è costretto a stare chiuso e fallire!!! E chest’è!!!!!!!!!!!“