Aumenti per caffè, ortofrutta e cerette: la ripartenza costa cara sui salernitani
Redazione 2
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Gli aumenti, seppure contenuti, ci sono stati, in concomitanza con le riaperture dopo il lungo periodo di lockdown. Anche a Salerno, nella cosiddetta “Fase 2” – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – costano di più tinte, cerette, gelati, frutta e verdura. Ma i rincari sono dettati dai costi che ogni attività ha sostenuto per sanificazione e dispositivi di protezione individuale. Spese che possono essere detratte solo al 50 per cento attraverso il riconoscimento di uno specifico credito di imposta per il 2020. I primi a finire nel mirino delle polemiche sono stati estetiste e parrucchieri: per una manicure si arriva a spendere anche 14 euro a fronte dei 9-12 pre Covid e per tinta e taglio si superano i 100.