La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha deciso di adottare la linea della durezza e della fermezza. Non ha gradito affatto gli assembramenti, soprattutto di giovanissimi – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – davanti ai bar della movida. Più di 150 ragazzi, molti senza mascherina, si sono trattenuti per ore in strada a sorseggiare cockatil, nel week-end. Le strade del centro sono state presidiate dalle forze dell’ordine,ma i giovani spavaldi sono rimasti davanti ai bar anche dopo la chiusura. «La situazione è diventata insostenibile – ha dichiarato il primo cittadino – venerdì sera i vigili urbani hanno effettuato i controlli con la polizia nel centro cittadino. I vigili urbani sono stremati. Ho chiesto un incontro con il prefetto di Salerno per intensificare i controlli delle forze dell’ordine».
Resse davanti ai bar di Battipaglia, la sindaca: “Chiederò intervento del prefetto”
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Si è riaperto tutto e subito, questo è il problema. Tantissime persone hanno erroneamente inteso che il virus è magicamente scomparso, oltre ai cretini che hanno sempre affermato che non è mai esistito o che fosse una semplice influenza. Ora, ci può andar bene e cavarcela con pochi altri danni, ma ci può andar molto male, specie se, come temo, si creeranno dapprima cluster familiari diffusi su tutto il territorio, di difficile individuazione. Il rischio di riavere le terapie intensive intasate è nell’aria.
Sarebbe stato molto meglio attendere ancora un mese per la riapertura di bar e ristoranti, e tenere chiusi i luoghi di maggiore aggregazione. Un altro mese di sacrifici che avrebbe consentito un passaggio graduale alla normalità. Invece stiamo seriamente rischiando di vanificare tre mesi di sacrifici.
Poverini,sono stremati,non sono abituati a tanto lavoro.
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