La licenze nazionali “di crisi”, varate per gestire i mesi del contagio, permetteranno infatti alle società di iscriversi ai campionati 20/21 anche in presenza di un contenzioso per gli emolumenti relativi al periodo di stop. Un cavillo che non piace all’Assocalciatori, che hanno già espresso forti critiche.
Se gli aquilotti hanno deciso da subito di non chiedere sacrifici ai calciatori, in altri contesti della cadetteria si è arrivati ad un accordo consensuale. Avrebbero strappato due mesi di “sconto” l’Empoli e il Livorno, uno e mezzo il Perugia, uno il Pordenone. Trattative in corso per Pisa, Pescara, Ascoli e Frosinone. Anche il Benevento dal monte ingaggi da serie A lavora ad una limatina. A Salerno invece è stato il direttore Angelo Fabiani a dare l’esempio rinunciando a due mensilità, in attesa di trovare un accordo con la squadra.
Più drammatiche le notizie che arrivano da Trapani. Oggi i dipendenti del club hanno scritto al sindaco per annunciare che “dal mese di dicembre 2019, ben prima, dunque, dell’emergenza determinata dalla pandemia, i dipendenti del Trapani Calcio non percepiscono gli stipendi e ciononostante hanno continuato a garantire il proprio impegno quotidiano, per il senso di responsabilità”.
Fonte: www.cittadellaspezia.com
Avrebbe dovuto lavorare gratis e chiedere scusa ogni giorno di quest’anno perchè l’anno scorso, il direttore, è retrocesso sul campo. NON LO DIMENCHIAMO MAI.
Altro che rinuncia a 2 mensilità… umiliazioni in tutti gli stadi d’Italia, una squadra che NON LO DIMENTICHIAMO MAI, nelle ultime 5 partite fece ZERO PUNTI, Z.E.R.O
Com’è umano lei