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DL Rilancio: Zone Rosse e riequilibrio Fondo sanitario, due emendamenti di Piero De Luca

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“Ho depositato anzitutto uno specifico emendamento sulle c.d. zone rosse, ossia le aree maggiormente colpite dall’emergenza Coronavirus, che in Campania hanno riguardato alcuni comuni del Vallo di Diano ed Ariano Irpino. Attualmente queste aree campane risultano escluse dalla possibilità di accedere alle risorse del fondo dedicato, perché dichiarate tali con provvedimenti regionali”. E’ quanto dichiara in una nota  il deputato Dem Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue alla Camera.
“Per questo, ho proposto – spiega De Luca – la riformulazione dell’articolo 112 del DL Rilancio così da riconoscere a tutti i comuni italiani dichiarati zona rossa di accedere al riparto dello stanziamento delle risorse che ammontano ora a 200 milioni di euro. Una modifica necessaria-prosegue il deputato Dem – per assicurare pari livelli di tutele e sostegno a tutte le aree d’Italia provate duramente dalla pandemia, così da non abbandonare nessun territorio del Paese”.
“L’altro emendamento, invece – continua l’Onorevole Dem – punta a introdurre un riequilibrio dei criteri di distribuzione delle risorse aggiuntive del fondo sanitario nazionale destinato alle Regioni, previsto dal DL Rilancio. In particolare si intende applicare al criterio fondato sulle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente per l’anno 2020 un meccanismo correttivo per le Regioni che sono al di sotto della media nazionale”.
“La sua approvazione rappresenterebbe un segnale concreto per avviare l’eliminazione di un divario storico nel riparto delle risorse sanitarie. L’obiettivo è ristabilire un riequilibrio generale che tuteli la regione Campania, più penalizzata d’Italia ed ultima in percentuale nei trasferimenti nazionali. E’ un’occasione unica, da non perdere. Mi auguro -conclude Piero De Luca – che tutti i gruppi parlamentari e le rappresentanze politiche ed stituzionali meridionali sostengano questo emendamento”.
“Lavorerò perché si possa trovare un’ampia condivisione politica su queste tematiche in Parlamento.”
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