Dal 18 maggio con l’apertura collettiva e senza l’autocertificazione per gli spostamenti per la cittadinanza, Busitalia non ha messo in campo il 100 % dei servizi così come richiesto dall’ultima ordinanza regionale visto che sono state tagliate le corse di prima mattina sulle direttrici da e per Battipaglia/Mercato San Severino e le corse serali con ultime partenze rispettivamente alle 20.30/20.45.
Chilometri che sono stati risparmiato anche tagliando le corse serali dei rioni collinari isolando quartieri come Cappelle, Giovi, Ogliara, Croce, Brignano, Casa Manzo ed anche per l’ospedale Da Procida. Inoltre non viene espletato il servizio universitario né quello festivo. Il Comune di Salerno tace, rendendosi complice di questi danni perpetrati ad utenti e lavoratori.
I mezzi giacciono in deposito e il personale è costretto a rimanere in cassa integrazione ben oltre quelli che erano gli accordi con le organizzazioni sindacali”. Santoro rincara la dose: “Da lunedì 25 maggio è entrata in vigore la nuova rimodulazione del servizio con grave danno alle maestranze e un forte aumento esponenziale dei carichi di lavoro e della media lavorativa, oltre a danneggiare centinaia di cittadini perché non è coperto l’intero arco della giornata. Oltre a non richiamare il personale dalla cassa integrazione.
Attiveremo il nostro fiato sul collo – conclude il consigliere – al fine di riattivare un servizio di funzionalità vitale per la città o siamo pronti alle barricate”.