Mobilità interregionale, rispettiamo il principio avanzato dal Governatore De Luca, ma ci chiediamo cosa sta mettendo in campo la Regione in vista della riapertura, a tutela del comparto turistico, pesantemente colpito dal lockdown e con prospettive assai nebulose. La Regione Campania dopo la pubblicazione dell’ordinanza 51 non ha specificato in che modo si è attrezzata in caso di ospiti presunti contagiati da covid – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Il rischio 0 non esiste, e si deve poter convivere con questo virus, utilizzare tutte le prescrizioni previste, ma ci domandiamo come la Regione intende trattare possibili casi di ospiti stranieri ed italiani. A circa una settimana dalla riapertura dopo la chiusura forzata da decreto del nostro comparto, non sappiamo chi contattare e cosa succede all’atto della rilevazione della temperatura a 37,5° . I nostri clienti arrivano alle nostre strutture ricettive mediante prenotazioni, spesso pagano prima il servizio e non è cosi facile mandare via qualcuno solo perché al momento del suo arrivo presenti quella temperatura che senza una successiva verifica con tampone o test è da ritenersi non contagiato. Tuttavia quell’ordinanza non ci dice cosa dovremmo fare noi operatori turistici in caso di un’ospite con sintomi, a chi competerà la vigilanza per un isolamento e chi ci tuteli rispetto ad altri ospiti presenti nelle nostre strutture. Inoltre ci viene posta una questione di privacy nel trattamento di dati che il cliente potrebbe rifiutarsi di rilasciare. Né sappiamo se è stata attivata una vera task force in grado di risolvere in tempo utile un caso covid in una nostra struttura ricettiva. Che succede se risulta positivo ma asintomatico? Dovrà fare una quarantena e un isolamento nella strutture per 15 giorni? La Regione non addossi a noi operatori responsabilità che non ci competano, istituita piuttosto una vera task force in grado di trattare i casi di turisti eventualmente positivi, e realizzi ceckpoint ai varchi della regione, stazioni, aeroporto e porti e si assuma gli oneri di mancate prenotazioni e costi di perdita di esercizio nelle nostre struture ricettive che stanno pagando un prezzo salatissimo con migliaia di famiglie senza alcuna fonte economica ed escluse da qualsiasi sostegno. Infine chiediamo al Governatore di chiarire qual è e se c’è una strategia turistica dei nostri territori, considerato che al momento stiamo assistendo ad attività autonome di Comuni che chiudono spiagge e si lasciano andare ad iniziative arbitrarie e senza un coordinamento”.