Da mercoledì, dunque, si potrà liberamente circolare senza alcuna giustificazione visto che cadrà di fatto l’ultimo divieto ancore in vigore e che rendeva necessaria ancora l’autocertificazione, ovvero lo spostamento tra regioni ora consentito solo per necessità familiari, motivi di salute o lavoro.
Niente da fare anche per gli assembramenti, che restano rigorosamente vietati su tutto il territorio nazionale in particolare nei luoghi della movida soggetti, in base a precise ordinanze degli enti locali, ad altre prescrizioni come l’obbligo di consumare ai tavoli ed entro una certa ora.
Nei ristoranti, bar, pizzerie, mense, bar è obbligatorio l’uso del termoscanner per chi consuma al tavolo. Vietato il buffet in self-service, ma è possibile questa modalità mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo di mascherina
Rimane anche l’obbligo di rimanere in casa per chi è in quarantena e per chi ha un’infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi.
Negli stabilimenti balneari e spiagge – si legge su Il Mattino oggi in edicola – introdotto l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento che dovrà favorire, per quanto possibile, l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde. Distanziamento tra gli ombrelloni di almeno 10 mq, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
Il prossimo step sarà, infine, quello del 15 giugno quando potranno partire i centri estivi per minori nonché cinema e teatri mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.