La signora era rimasta sola dopo che la bandante scelta dal figlio non si era presentata per accudirla. A questo si era aggiunto il fatto che la donna, cercando di non far spendere soldi al figlio per la crisi economica in corso, lo avesse liquidato dicendo che non aveva bisogno di lui e di non spendere soldi per raggiungerla.
Dopo qualche ora la signora si è resa conto dei limiti imposti dall’età e dalla malattia. Quindi ha preso il telefono e chiesto aiuto al 113: “Sono stanca e ho fame ma non riesco a cucinare perché ho male al braccio”. L’operatore della sala operativa l’ha rassicurata: “Signora mi dica da dove chiama e non si preoccupi. Risolviamo tutto”. Parte la volante centro, di volata fino a Coverciano per l’anziana in difficoltà.
Al campanello non risponde nessuno, quindi gli agenti si sono fatti aprire il portone da un vicino per poi entrare nell’appartamento. I poliziotti, Antonio e Giuseppe, hanno trovato la signora in camera da letto. L’hanno messa comoda su una sedia e poi le hanno preparato la cena. Uno ha apparecchiato, l’altro si è messo ai fornelli. Dopo dieci minuti la cena era pronta: ravioli al pomodoro in tavola. Un piatto in servizio condito di solidarietà.
Fonte Firenzetoday.it