In particolare, secondo l’accusa il Dott. Baio, quale organizzatore del sodalizio criminale, in qualità di CTU designato dal Giudice di Pace di Amalfi nei procedimenti civili di risarcimento dei danni per falsi sinistri stradali redigeva falsi pareri tecnici.
Si tratta di una vicenda giudiziaria particolarmente delicata in quanto il Dott. Alfonso Baio nella fase delle indagini preliminari fu sottoposto a misure restrittive della libertà personale, in virtù di ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, che, alla luce del verdetto accusatorio si sono rivelate ingiuste.
Successivamente, gli atti furono trasmessi per competenza al Tribunale di Napoli dinanzi al quale si è celebrato il processo.
In realtà, dalla documentazione esibita dalla difesa, dai testi escussi e dall’analisi compiuta anche dal consulente tecnico dell’imputato nel corso della lunga istruttoria dibattimentale, è emersa la correttezza dell’operato del Dott. Baio nello svolgimento delle funzioni di CTU designato nelle cause civili radicate dinanzi al Giudice di Pace di Amalfi.
La complessa istruttoria dibattimentale, dunque, ha rivelato la completa infondatezza delle accuse ascritte al Dott. Baio il quale, dopo aver assistito alla lettura del verdetto assolutorio, ha esclamato: “E’ finito un incubo durato sei anni, ho riconquistato la mia dignità”.
La pronuncia assolutoria è stata accolta con grande soddisfazione anche dal collegio difensivo composto dagli Avv.ti Michele Tedesco e Vincenzo Bonelli – che da sempre hanno creduto nell’innocenza dell’imputato – in quanto ha decretato la fine di una lunga e complessa vicenda giudiziaria che ha inciso profondamente sulla vita del Dott. Alfonso Baio.
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