In merito all’ormai famoso concorso regione Campania, che si avvia, ricorsi permettendo, alla fase dei tirocini, restano senza risposta le richieste di chiarimenti che circa 500 idonei “non vincitori ” hanno rivolto alla Regione: “rischiamo di essere esclusi dal concorso, nonostante l’idoneità conseguita alle prove scritte, a causa di criticità nel bando di concorso rispetto ad una chiara volontà politica pubblicamente manifestata dalla regione nella persona del governatore”.
Attraverso una seconda lettera aperta, sollecitano nuovamente la Regione a sbrogliare il nodo di questa matassa di promesse vane e dichiarazioni incongruenti. Le ultime esternazioni pubbliche del governatore in merito all’annuncio di un nuovo concorso contrastano con quanto Palazzo Santa Lucia ha lasciato trapelare nell’articolo pubblicato su La Repubblica – Napoli in data 31/05: “I soldi ci sono (…) Prenderemmo tutti, ma non possiamo ammettere alla formazione più persone nei singoli profili di quanti sono i posti a disposizione nei Comuni.
Creeremmo precari. Chi ha il punteggio minimo ma non ha una posizione utile in graduatoria per il tirocinio non si può considerare idoneo”. Paradossalmente tali affermazioni lascerebbero intendere che la Regione preferisca sprecare idonei selezionati, per i quali sussistono le risorse, giustificando il tutto con il timore della precarietà; una precarietà che sussisterebbe però solo per i 500 malcapitati e non per i futuri 3000/5000 posti per i quali, a quanto pare, si rende necessario a breve un nuovo concorso.
L’ammissione di tutti gli idonei al tirocinio costituirebbe lo scudo contro i probabili ricorsi che rallenterebbero per l’ennesima volta una procedura concorsuale tanto carica di speranze quanto interminabile.
Ad alimentare l’amarezza degli idonei contribuisce l’incessante scaricabarile tra Regione e Formez, il quale sui suoi canali social definisce “legittima” l’istanza degli esclusi rimandando la soluzione della questione unicamente alla volontà del governatore.
Idonei concorsone Regione Campania