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Circolo Canottieri Irno: cerimonia sobria per celebrare i 110 anni

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Una celebrazione più che un vero e proprio festeggiamento. La ricorrenza dei 110 anni di vita del Circolo Canottieri Irno di Salerno è stata onorata, in modo molto sobrio e in totale sicurezza – nel rispetto del distanziamento sociale e dei protocolli anti Covid-19 – sulla terrazza del sodalizio di via Porto.

All’alzabandiera, sulle note dell’Inno di Mameli, hanno preso parte il presidente Giovanni Ricco e i componenti del Consiglio direttivo del Circolo, insieme a una rappresentanza di Soci, in considerazione della necessità di evitare assembramenti, che ha impedito di formulare un invito ufficiale anche alle autorità istituzionali, civili, religiose e sportive della città. La cerimonia è stata preceduta dai versi che il poeta Enzo Tafuri ha recitato e che aveva scritto in occasione del centenario dei Canottieri Irno.

Nel suo discorso celebrativo il presidente Ricco, pur non nascondendo il rammarico per aver dovuto annullare una serie di eventi (sportivi e culturali) ai quali si stava lavorando alacremente prima del lockdown, ha tenuto a sottolineare lo stretto rapporto che lega il Circolo al mare, ma anche allo sport e alla cultura, e il senso di appartenenza alla comunità salernitana.

In questi 110 anni di storia Il Circolo Canottieri Irno è diventato la “Casa” degli sport del mare (con oltre cento atleti tesserati e suddivisi nelle varie sezioni della canoa, del canottaggio, del triathlon, della pesca sportiva, della vela, della canoa polo), un “Contenitore” di fermenti culturali per Salerno (con un’infinità di attività promosse, ospitate e patrocinate) e il “Centro” di ogni attività di aggregazione e di socializzazione (con oltre 550 soci attualmente iscritti).

“Abbiamo comunque voluto rinnovare il patto di solidarietà che ha ispirato i nostri Soci Fondatori – ha sottolineato, con orgoglio, il presidente Ricco, che ha raccolto il testimone da tanti illustri predecessori – nonché l’impegno di coloro che sono entrati recentemente a far parte della nostra famiglia e dell’intera compagine associativa. Un patto che vincola i soci ad adoperarsi per la promozione e lo sviluppo degli sport del mare, che ci vengono da sempre riconosciuti dalla città di Salerno come tratti distintivi”.

Il massimo dirigente ha ringraziato collettivamente quanti hanno contribuito a scrivere pagine memorabili, nei rispettivi settori, della storia del Circolo, e ha ricordato che anche per il futuro i Canottieri Irno possono contare su diversi atleti di interesse nazionale nelle sezioni che da sempre hanno arricchito il medagliere sportivo.

A tutta la “grande famiglia” dell’Irno, in occasione di questo storico anniversario, Ricco ha, infine, rinvolto l’augurio che si possa continuare ad onorare il significato più profondo delle parole che nel 1912 Gabriele D’Annunzio ha scritto per il Circolo e che ne sono diventate il motto: “Velis remisque, remis ventisque….”.

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