Indimenticabile il bar tabaccheria di piazza Cantilena, sotto al Municipio dove, si dice, si producesse la granita e il gelato al limone più buoni della Costiera tanto da attirare, negli anni Ottanta, clienti da ogni dove.
Per anni fu un punto di riferimento per il paese, sempre rifornito di tutto: sale e spezie per macellare i maiali d’invero, confetti, caffè sfuso, bicarbonato, citrato, spezie, addirittura vendevano il tabacco sfuso per fare le sigarette a mano. In quel locale cominciò a muovere i primi passi nel mondo del lavoro il figlio Salvatore, ad aiutare papà Antonio e mamma Carmela. Era il 1976. Il piccolo Salvatore è cresciuto lì dentro. «Mi addormentavo, nelle sere d’estate, sui pacchi di sale da 20 chilogrammi dei Monopoli di Stato che servivano da scorta» usava raccontare. A un certo punto papà Antonio incominciò anche a fare i gelati: bolliva uova e zucchero in una pentola, perché non erano ancora arrivati i pastorizzatori, e la versava nelle “carpine”, i vecchi secchielli per i gelati, da tenere nel ghiaccio. Solo nel 1975 arrivò la prima macchina verticale con il pastorizzatore e da lì Salvatore cominciò a dare sfogo alla sua innata creatività.
E dopo anni di abnegazione e sacrifici, il piccolo Salvatore diventò il grande Sal De Riso. Nel piccolo laboratorio di pasticceria nacquero le prime ricette destinate al successo: prima i bignè alla crema di limone, poi la delizia e l’inimitabile torta ricotta e pere.
Il 16 luglio del 2000 fu festa grande a Minori, con l’inaugurazione della nuova pasticceria sul lungomare di Minori, dedicata a mamma Carmela, venuta a mancare tre anni prima. «Sono convinto che Salvatore abbia fatto tanta strada» disse Antonio che non riuscì a trattenere l’emozione pensando, forse con un po’ di nostalgia, al suo piccolo bar-tabaccheria, dove tutto ebbe inizio.
Poi l’inaugurazione del laboratorio di Tramonti e il 28 giugno del 2016 con l’apertura del magnifico bistrot Sal De Riso Costa d’Amalfi, due realtà che danno lustro al territorio e che hanno offerto lavoro a circa cento unità della Costiera Amalfitana.
Una dolce storia intrisa di lavoro e passione, sacrifico e onestà, gli ingredienti più importanti della sua vita di Antonio che ha trasmesso in egual misura a figli e nipoti.
Il rito funebre domani, martedì 9 giugno alle 15:30, muovendo dall’abitazione dell’Estinto in Via Pergola per la Basilica di Santa Trofimena.
Fonte Il Vescovado
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