Infatti sin dal 2015 il sacerdote salernitano si è adoperato con i Cavalleggeri Guide al sostegno di importanti progetti umanitari. Un riconoscimento molto importante, considerato che è stato tributato da una realtà musulmano-sciita che ha vissuto il conflitto in maniera pesante, trovandosi proprio a ridosso della Blu Line, sul confine con Israele.
Un riconoscimento soprattutto alla Diocesi di Salerno ed allo stesso tempo a Mons. Moretti e Mons. Bellandi, che trovano in don Marco sintesi e rappresentatività di una profonda sensibilità verso realtà geograficamente lontane ma che allargano gli orizzonti locali.