Da tempo ritengo che i detenuti di nazionalità straniera – dichiara Cirielli – dovrebbero scontare la pena nelle prigioni dei loro Paesi di provenienza. Il Governo Pd-M5S parla di accordi con queste Nazioni che, però, non sono stati mai portati a termine. E, contemporaneamente, continua a snobbare i ripetuti appelli che pervengono dai sindacati e dai dirigenti del Corpo della Polizia Penitenziaria.
E’ necessario, dunque, un immediato intervento da parte del ministro della giustizia Alfonso Bonafede, che deve assolutamente sbloccare le graduatorie per rafforzare gli organici, abolire la vigilanza dinamica, dotare subito gli agenti penitenziari dei taser visto che, all’interno delle case circondariali, non si possono portare armi di alcun tipo.
Inoltre, come proposto dall’Associazione Nazionale Dirigenti e Funzionari di Polizia Penitenziaria, è necessario avviare l’iter per l’istituzione di un vero e proprio Comando Generale del Corpo da porre alla dirette dipendenze dello stesso Guardasigilli, per dare la giusta e doverosa attenzione ai poliziotti penitenziari, i quali devono essere equiparati a tutti gli effetti alle altre Forze dell’Ordine” conclude Cirielli.