Dpcm Fase 3: In cinema e teatri i congiunti potranno sedersi vicini
Rimane l’obbligo di portare la mascherina, laddove non sia possibile mantenere il distanziamento, ma per gli spazi all’aperto la decisione finale sarà evidentemente affidata alla sensibilità delle singole Regioni: sono diverse le novità inserite nel nuovo Dpcm, in vigore da lunedì 15. Il provvedimento, firmato ieri sera dal premier Conte, rivede in parte anche le regole per il cinema e lo spettacolo dal vivo, precisando che nelle sale al chiuso potranno trovare posto fino a 200 spettatori (prima questo numero comprendeva anche il personale di sala nonché per il teatro attori, tecnici, operai etc). Per gli spettacoli all’aperto si precisa che sono ammessi “fino a 1000 spettatori”. Viene, inoltre, evidenziato che gli spettatori conviventi possono comunque sedere vicini. La precisazione sul numero degli spettatori appare particolarmente significativa ad esempio per gli spettacoli di opera sia al chiuso sia all’aperto, per i quali il numero degli addetti ai lavori è necessariamente molto alto. Per i cinema multisala si precisa poi che il limite dei 200 spettatori va inteso “per ogni singola sala”. Il dpcm con le nuove regole in vigore fino al 14 luglio è stato pubblicato questa notte in Gazzetta ufficiale. Per alcune attività, però, sono indicate date diverse. Ripartono, infatti, le competizioni sportive, con la Coppa Italia, mentre per gli sport di contatto per i non professionisti, dal calcetto al beach volley, bisognerà aspettare il 25 giugno. Da lunedì potrà essere scaricata in tutto il territorio nazionale e sarà operativa l’app Immuni. Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi. E’ consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza. Si potrà viaggiare liberamente all’interno dell’Unione Europea e nei Balcani, ma non oltre tali confini. Alle Regioni spetterà poi valutare per ogni categoria le ulteriori misure da adottare in base alle caratteristiche dei luoghi.
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