“Da Roma c’è un quadro di grande confusione che ci convince sempre di più a risolverci i problemi da soi. Si preparano gli “Stati Generali”. Se qualcuno aveva dubbi sulla volontà di sburocratizzare le cose, un confronto della durata di 10 giorni scioglie ogni dubbio – ironizza il Governatore –. 10 giorni sono in genere la durata di un concilio ecumenico”.
Poi De Luca ha parlato di quello che definisce “uno scandalo istituzionale di proporzioni enormi che si sta consumando nel silenzio generale”. Il riferimento è alla volontà di spostare il voto in Regioni e Comuni in autunno. “Siamo alla più totale irresponsabilità. In un Paese civile ci sarebbe stata una rivolta. Avevamo chiesto di andare al voto l’ultima settimana di Luglio, era la cosa più razionale”.
“Saremmo stati sereni con l’anno scolastico, le vaccinazioni di settembre e l’influenza. Ci hanno detto di no perchè lo stato di emergenza dura fino a fine Luglio e quindi non si può votare. Lo stato di emergenza però è stato cambiato cento volte: hanno aperto tutto. L’unica cosa che invece avrebbe garantito la tranquillità sanitaria, non è stata consentita”.
SULLA SCUOLA C’E’ ANCORA UN CLIMA DI CAOS ED INCERTEZZA
“Tutte le forze politiche hanno paura di andare a votare – dice De Luca -. Sono contrari i 5 Stelle, la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Andremo quindi a votare a settembre. Qualunque persona razionale comprende che a settembre dovremmo essere concentrati sull’apertura dell’anno scolastico. Assurdo votare il 20 avendo aperto le scuole poco prima. Questi sono irresppnsabili e cialtroni”.
Poi De Luca si pone una domanda: “Voi pensate che l’opinione pubblica stia domandando qual è la ragione per questa vergogna? Le forze politiche hanno paura di andare a votare e se ne infischiano del mondo della scuola. Mettetevi nei panni di una famiglia che non sa cosa fare a settembre con i propri figli: non si sa se si fanno i doppi turni, come si va a scuola, quando si comincia, quando si interrompe”.