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Seduti in sala senza mascherina, si torna al cinema

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Dopo l’allarme lanciato dagli esercenti e dal presidente dell’Anica Francesco Rutelli sulle norme per le riaperture dei cinema giudicate “astruse”, tanto da impedire alla maggior parte delle sale di riaccendere gli schermi (la ripartenza comunque sarà graduale, ndr), arrivano buone notizie per il settore dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, allegate al Dpcm dell’11 giugno.

Ci sono infatti modifiche su alcuni dei punti più contestati dagli operatori, come la norma che prevedeva la mascherina per tutto il tempo anche in sala.

Ora, nella scheda tecnica per cinema e spettacoli dal vivo, si spiega che tutti gli spettatori devono indossare la mascherina “dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso”.

Sarà quindi permesso toglierla una volta seduti e di conseguenza sarà possibile consumare in sala i prodotti acquistati nei punti ristoro, che possono essere riaperti, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.

In sala (dove si potranno avere fino a 200 spettatori) va mantenuto “almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale”.

I protocolli “accolgono le osservazioni presentate dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinema che richiedeva un allineamento con altre attività aperte al pubblico” spiega l’Anec. E il presidente dell’Associazione Mario Lorini ringrazia per questo risultato il ministro Franceschini, i suoi collaboratori e la “determinante azione della Conferenza delle Regioni”.

Il cinema in Italia “può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei, dimostrando di essere pienamente allineato anche sotto l’aspetto della sicurezza degli spettatori e tutela dei nostri collaboratori”.

Grande soddisfazione anche da parte dei distributori: “Siamo felici perché da oggi possiamo iniziare a lavorare alla ripartenza anche di titoli importanti, che sarà nella seconda decina di agosto – dice all’ANSA Luigi Lonigro, presidente della sezione distributori dell’Anica -, i due mesi classici che ci servono per lavorare su un titolo nuovo”.

La riapertura dei cinema, spiega, sarà graduale: “Dal 15 giugno avremo forse un 10% del mercato delle sale. Ora, alla luce delle nuove procedure gli esercenti si riorganizzeranno e penso che dal primo luglio si avrà il 20% per arrivare a Ferragosto a un mercato almeno dell’80% di sale”.

Sul grande schermo arriveranno prima film che erano appena usciti prima del lockdown o che hanno debuttato sulle piattaforme, quindi inediti nei cinema. Torneranno titoli come Gli anni più belli di Gabriele Muccino, dal 15 luglio, o Volevo nascondermi di Giorgio Diritti (Orso come miglior attore per Elio Germano a Berlino) che sarà nei cinema e nelle arene in anteprima il 15 e il 16 agosto e dal 20 agosto in un”uscita tradizionale. Arriveranno anche film come Bombshell, con Margot Robbie, Nicole Kidman e Charlize Theron, Il principe dimenticato di Michel Hazanavicius con Omar Sy e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo (anche loro premiati a Berlino).

Per blockbuster molto attesi come Tenet di Christopher Nolan (che in altri Paesi, Usa compresi, debutterà il 15 luglio) e la versione live action del disneyano Mulan, al momento, non ci sono certezze sulle date d’uscita italiane. E’ certo invece il debutto il 22 luglio del fantasy animato Pixar Onward: “Credo che Mulan sarà in Italia il classico film del back to school, quindi a fine agosto – dice Lonigro – e spero sempre ad agosto arrivino anche Tenet e Wonder Woman 1984”. Per i titoli Italiani, “la grande ripartenza ci sarà con Venezia”.

Stando “ai nostri indicatori anche sui social, c’è una grande voglia di tornare in sala e quest’estate ci sarà anche la straordinaria novità del Moviement Village, con 250 arene che apriranno in tutta Italia; solo a Roma saranno 11. Pensiamo sia il modo giusto di traghettare gli spettatori dal lockdown al ritorno nelle sale al chiuso. Siamo ottimisti e al lavoro per far ripartire il mercato nel modo più rapido possibile”.

Fonte: ANSA

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