Dopo essere stato ricoverato il 4 marzo e aver rischiato seriamente di morire, l’uomo è riuscito a farcela e il 6 maggio scorso è tornato finalmente a casa. Pochi giorni dopo però l’amara sorpresa: dall’ospedale gli è arrivato un conto lungo ben 181 pagine con tutti i dettagli delle terapie di cui ha beneficiato, compreso il ricovero in terapia intensiva e l’uso di un ventilatore polmonare.
In totale ci sono son quasi tremila voci di spesa, circa 50 al giorno e la fattura non comprende le due settimane di convalescenza che il malato ha trascorso in un’altra struttura. Flor fortunatamente non dovrà pagare nulla perché beneficia delle nuove regole varate al Congresso statunitense proprio per l’emergenza Cvid-19 e quello che non è coperto dalla sua assicurazione lo sborserà lo Stato.
Quella fattura fatta recapitare a casa sua con tutti i costi per ogni singola voce e terapia usata per salvarlo, però, lo ha colpito nel profondo facendolo sentire in colpa per essere sopravvissuto, come lui stesso ha spiegato ai media locali. “Mi sento in colpa per essere sopravvissuto. Perché proprio io ho meritato questo? Guardare l’incredibile costo di tutto ciò aggiunge sicuramente altro dolore. Sono stati un milione di dollari a salvarmi la vita, e ovviamente direi che sono soldi ben spesi ma so anche che potrei essere l’unico a dirlo”.