“Ed allora il nostro esemplare risponderà”..si..va bene..ma io vivo del mio onesto stipendio..mentre QUELLO…vive bordeline, poi io non gioco,non bevo ..(GRANDE BUGIA) e nun tenge ‘e corne!
E così penserà di aver liquidato lo pseudo avversario. Ma fin qui nulla di male siamo solo alla sana difesa del componente poco intelligente e poco volenteroso della nostra società .
Il peggio sta in altri pensieri e soprattutto in altre azioni.
Quelle per intenderci che non fanno crescere la nostra città, perché sono espressi sostenuti e promossi da persone che come dice vox populi stanne int’o mazze e carte.
Ed è qua che dobbiamo allora iniziare a lavorare, insieme vicini tutti quelli che hanno veramente voglia di cambiare questa città questa mentalità questo modo ottuso, megalomane presuntuoso ed anche vigliacco, perché molto spesso questi cosiddetti uomini lavorano alle spalle mai in prima persona poiché non dicono, TRAMANO.
Qualcuno si chiederà di chi stiamo parlando? Del nulla ovviamente e come tale non si può indicare non si può dire perché appunto è NULLA
Ed è dietro a questo nulla che si nasconde l’individuo o per dirla alla Bonolis il malvagio.
Non comparendo non può essere indicato.. lui TRAMA.
Come risolvere? quale antidoto usare? Io ne conosco uno solo ed è quello a cui mi sono ispirato sempre: FARE!
I fatti le cose realizzate restano e si vedono possono essere oggetto di discussione venire bene o male ma certamente esistono sono palpabili e soprattutto paragonabili a quello che produce il MALVAGIO.
Di strada chi ha lavorato in silenzio e senza atteggiamenti di grande presunzione ,anzi con umiltà e senso vero della vita, diversi qui a Salerno ne hanno fatta ed anche a piedi mai in limousine o grandi fuoriserie hanno fatto e fanno gli artisti e gli imprenditori di se stessi i commercianti ,gli avvocati, i medici ,ingegneri etc…. mettendo mano alle proprie risorse e molto spesso anche a quelle che non avevano.
Si è avuto a che fare con politici imprenditori e tra questi trovato uomini veri e meno veri seri ed inattendibili con conseguenti cose realizzate e sogni rimasti nel cassetto.
Così è la vita, il quotidiano dove una cosa è certa che chi ha capacità per affermare i propri principi deve attendere e formarsi, forgiarsi alla scuola della vita, un’Accademia quella assai più importante dove trovare dei docenti diventa giorno per giorno sempre più difficile.
Claudio Tortora