“Gli agenti – spiega Vincenzo Palmieri, segretario Regionale OSAPP Campania – hanno rinvenuto e sequestrato 23 micro telefoni cellulari e 12 smartphone, occultati dietro le mattonelle e coltelli rudimentali nascosti nei posti più impensabili. Durante le operazioni, ci sono stati tentativi di eludere i controlli del personale addetto la vigilanza per non essere perquisiti e quindi scoperti”.
Il blitz notturno è stato disposto dal Provveditorato di Napoli, in cooperazione con la direzione e il comando del carcere Salernitano, e condotto dalla Polizia Penitenziaria, coordinata dal Dirigente Aggiunto Pasquale Colucci, direttore UST, e dal Commissario Capo Andrea D’Apolito.
Ha partecipato il personale di Polizia Penitenziaria in forza ai nuclei operativi TP della regione Campania, congiuntamente al personale di servizio.
I telefonini, tutti funzionanti, erano occultati all’interno dei materassi, nelle intercapedini degli armadietti, nei cesti della spazzatura e persino nelle parti intime. I reparti dove sono stati riscontrati i maggiori illeciti, sono quelli destinati ai detenuti reclusi per reati comuni e quelli della media sicurezza.
Qui i detenuti avevano escogitato un particolare espediente per occultare i telefonini che sono stati ritrovati anche sotto le mattonelle divelte e poi riattaccate con un collante fatto di farina e detersivo
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