TRA L’1 MARZO E IL 10 MAGGIO, COMUNICA IL MINISTERO DELL’INTERNO, I REATI COMMESSI IN ITALIA SONO STATI 175.693, A FRONTE DEI 447.537 DELLO SCORSO ANNO.
In generale, c’è stata una forte flessione dei reati predatori, come furti e rapine, che incidono particolarmente sulla percezione della sicurezza. Il calo più sensibile è quello dei reati contro il patrimonio (-44,89%), all’interno dei quali spiccano la contraffazione (-83%), i furti (-74%) e le rapine (-63%). Diminuiscono anche i furti in appartamento (-76%) e negli esercizi commerciali (-68%): nel periodo considerato, ne sono state vittime le attività commerciali rimaste aperte, come piccola e grande distribuzione alimentare, farmacie, edicole e tabacchi.
Calo minore per le truffe (-48% nella fase acuta della pandemia) poiché l’emergenza ha favorito le frodi in commercio, con la vendita di dispositivi di protezione sanitaria (mascherine, guanti e disinfettanti) a prezzi esorbitanti o non conformi, ed i raggiri online come lo smishing, l’invio di sms sullo smartphone con richiesta di aiuti o promesse di utilità economiche in cambio di dati personali e della carta di credito.
Anche i reati contro la persona risultano in calo: violenze sessuali -66%, pornografia minorile -58% e omicidi volontari -56%. -28% i reati relativi agli stupefacenti – con produzione e traffico, nello specifico, diminuiti del 37% – sma ono emerse nuove forme di spaccio mascherate, ad esempio, da food delivery o car sharing. Per quanto riguarda le violenze sessuali, le associazioni di tutela delle donne hanno sottolineato più volte che potrebbe trattarsi di un calo delle denunce, dovuto all’impossibilità di uscire, ma non un calo dei fenomeni di violenza domestica.
L’inquinamento ambientale risulta in calo dell’82,4% e le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti del 70,8% mentre la combustione illecita è salita dell’8,4%. Sul fronte dello smaltimento, i Carabinieri hanno avviato accertamenti specifici sul ciclo dei rifiuti speciali di carattere sanitario.