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Il Benevento raggiunge la Serie A per la seconda volta nella sua storia

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Doveva essere la notte del Benevento, è stata la notte del Benevento. Tutta la città può ora esplodere di gioia, perché ora è tutto vero: il Benevento di Pippo Inzaghi è promosso in Serie A con sette giornate di anticipo.

I tifosi sanniti avevano già colorato ogni angolo della città con bandiere e striscioni giallorossi, e per poco hanno rischiato di dover attendere un altro po’: la Juve Stabia è stata avversaria vera, avvantaggiata sì dall’espulsione al 24′ di Caldirola, ma capace comunque di onorare l’impegno fino alla fine e di non meritare fino in fondo questa sconfitta.

Le Vespe tuttavia non sono riuscite a bucare una difesa impenetrabile, tanto questa sera quanto nel corso dell’intero torneo: 15 gol subiti in 31 partite, con un Montipò reduce da 18 clean sheets e da 270 minuti di imbattibilità. Due degli innumerevoli dati che, uniti ai 76 punti conquistati e ai 24 punti di distacco dalle inseguitrici, ci aiutano a capire quanto questo campionato sia stato letteralmente dominato dalla banda di Inzaghi sin dalla prima giornata.

E poi, come se non bastasse, il destino: una partita destinata al pareggio o alla vittoria della Juve Stabia è stata invece risolta da colui che con le Vespe ha trascorso la sua migliore stagione all’interno del campionato cadetto. Un segno del destino di nome Marco e di cognome Sau: lancio di Schiattarella, buca l’intervento Fazio, Sau segna al primo pallone toccato saltando Provedel e infilando il pallone sotto alla traversa.

L’ex attaccante del Cagliari non voleva far attendere ulteriormente i cittadini di Benevento: stasera per le vie della città quattro mini bus scoperti con i giocatori a bordo saranno abbracciati da un tifo che rivede dopo due anni la massima categoria.

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