E’ il momento di ostentare unita’ e cosi’ sembrano superate le dialettiche interne alla coalizione come i dubbi sollevati dalla Lega che ne hanno congelato la candidatura o il disimpegno di un portatore di voti importante come Armando Cesaro (Fi), di fatto sollecitato dal leader della Lega Matteo Salvini. “Non riuscirete a farci litigare – scherza con la stampa l’ex ministro -.
Quello che e’ successo sulla mia candidatura (annunciata e poi messa in discussione dagli alleati, ndr) – spiega ai cronisti – penso rientri nel gioco della politica. Le forze politiche dovevano discutere, ma non e’ stata mai messa in dubbio la mia persona e non mi sono mai sentito offeso.
Ho tentato di comprendere le ragioni e di non reagire in modo scomposto consapevole che la forza di un politico non e’ quella di urlare ma di mettersi al servizio della squadra anche quando non si e’ compresi. Detto cio’ mi propongo anch’ io il tema del rinnovamento. Me lo ponevo anche da giovane quando sfidavo i vicere’ dell’epoca e penso che lo dobbiamo fare anche adesso a partire dalle liste dove daremo spazio a giovani e donne”.
A tal proposito ci sara’ una lista Caldoro: “Ma non sara’ legata al personale politico, sara’ soprattutto espressione della societa’ civile”. Sulla questione Cesaro Caldoro fa appello alla sua radice garantista: “Con Armando abbiamo lavorato bene in questi anni. Ho sempre detto che qualunque scelta sarebbe stata la scelta giusta. Rispetto le legittime posizioni dei partiti e Armando stesso ha chiarito che ci sara’ il suo impegno.
Mi auguro che questa vicenda non venga utilizzata in termini di piu’ voti o meno voti. Sul tema delle liste pulite la nostra coalizione ha le idee chiarissime e non ci facciamo dettare le regole dagli altri – ha aggiunto in risposta all’ invito dei Cinquestelle a firmare un patto per liste pulite –
. Ho qualche perplessita’ – ha concluso – a pensare che i 5stelle possano suggerirci delle regole”. Ultima stoccata a Vincenzo De Luca: “Denuncio politicamente il fatto che la riunione che ha sancito la sua alleanza abbia visto coinvolti esponenti dei vertici dell’ amministrazione mentre il potere regionale dovrebbe essere terzo. C’e’ di che spaventarsi”.