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Maturità ai tempi del Covid: tanti 100 al Liceo “De Filippis Galdi” di Cava

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“Per i brillanti risultati raggiunti in termini di consapevolezza e saldo possesso degli apprendimenti, per la capacità di attualizzazione degli insegnamenti trasmessi dai propri docenti, per aver confermato, in un momento difficile come quello presente, i valori della Scuola della Repubblica”.

E’ la motivazione della speciale attestazione di merito che la IV Commissione del Liceo classico “De Filippis Galdi” di Cava de’ Tirreni, presieduta dalla Dirigente scolastica del Liceo Scientifico “Mons. B. Mangino” di Pagani, Ezilda Pepe, ha voluto conferire a Marianna Cannavacciuolo, Alfonso Maria Di Somma e ad Emanuela Pagliara, studenti della classe 5 B classico, al termine del colloquio dell’esame di Stato 2020.

Ma tutta la scuola, nei suoi cinque indirizzi, classico, musicale, scienze umane e con opzione economico-sociale e linguistico, si è distinta per i voti ottenuti.

Su 10 dieci classi quinte ben 41 studenti hanno ottenuto 100, tredici dei quali anche la Lode.  Ma non solo 100. E già, perché sono stati tanti i giovani attestatisi nelle fasce del 90 e dell’80 che rappresentano il livello alto e medio-alto della valutazione finale.

Grande soddisfazione in tutta la comunità scolastica del De Filippis Galdi, al termine di un anno doloroso durante il quale la scuola non si è mai fermata.

“Colgo l’occasione per rivolgere ai ragazzi tutti un plauso per i risultati raggiunti – dichiara la dirigente scolastica del Liceo cavese, professoressa Maria Alfano – perché, nonostante abbiano vissuto problematiche psicologiche e relazionali legate al particolare momento della loro età evolutiva, non hanno mancato di compiere il proprio dovere di studenti in un’epoca di grande disorientamento. Ai docenti – continua la preside – esprimo il mio apprezzamento per lo sforzo che hanno compiuto e per la grande dedizione con cui hanno operato per “fare scuola ai tempi del coronavirus”. Soprattutto – conclude la dirigente scolastica – desidero mettere in rilievo che il corpo insegnanti dell’istituto ha colto l’importanza di essere una comunità educante coesa e flessibile, che ha agito nell’ottica di non abbandonare la responsabilità educativa connaturata al proprio ruolo professionale in un momento storico di emergenza che mai si sarebbe immaginata”.

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