E sono ben 346 i Comuni che ne hanno almeno una, con tanto di telecamere pronte a filmare la targa. Gli automobilisti potranno essere sanzionati non solo nel caso dovessero entrare in una zona a loro interdetta, ma anche se sprovvisti della copertura assicurativa necessaria per circolare.
Dal 2012, in concomitanza con il Decreto legge concorrenza, poi diventato legge, erano stati tanti i dubbi e le domande esposti al dipartimento di pubblica sicurezza. Il Decreto in questione consentiva a fare multe anche utilizzando le telecamere di Tutor, autovelox fissi, corsie riservate o Ztl.
La precedente legge però non venne mai annullata. Oltre a questo, i dispositivi utilizzati dovevano essere omologati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dovevano rispondere a un regolamento attuativo. Che però non era mai stato diffuso. In teoria, l’omologazione sarebbe arrivata con il nuovo articolo 201 del codice della strada ma, come riportato dal Corriere della Sera, secondo la polizia, al momento nel nostro Paese “non risultano rilasciate omologazioni o approvazioni”.
Ecco le multe che si dovranno pagare
Per questo motivo, Armando Forgione, direttore centrale di tutte le specialità di Polizia, ha deciso di fare un po’ di chiarezza emanando una circolare, nella quale si autorizza a utilizzare le telecamere delle Ztl, delle corsie riservate o degli autovelox fissi, al fine di controllare la copertura assicurativa dell’auto, però solo se si è già in presenza di un’altra infrazione.
Luigi Altamura, comandante della Municipale di Verona e responsabile delle Polizie Locali per Anci, ha spiegato che per esempio “se un automobilista entrerà nelle Ztl senza avere il permesso verificheremo anche se l’auto è in regola con la copertura. Se non lo sarà, lo inviteremo a dimostrare il contrario entro 30 giorni. Se non sarà in grado di farlo, oltre al verbale da 83 a 333 euro per la prima violazione, ne scatterà un secondo che va da 868 a 3.471 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti della patente”.
Inoltre, l’auto potrà essere sequestrata fino a quando il proprietario non dimostrerà l’avvenuto pagamento della polizza assicurativa per minimo sei mesi, delle sanzioni e del deposito del veicolo. Come ha tenuto a sottolineare Altamura, sono infatti molti coloro che guidano senza essere assicurati e, nel caso di incidente, se la danno a gambe.
Spesso sono i pirati della strada a non essere assicurati
Umberto Guidoni, responsabile auto dell’Associazione nazionale per le imprese assicuratrici, è molto contento di questa soluzione anche perché, spesso sono proprio i pirati della strada a non essere assicurati. A rimetterci, anche dal punto di vista economico, sono poi gli onesti cittadini che pagano il premio assicurativo. Da tenere presente che il 2,5 per cento del costo serve per alimentare il Fondo vittime della strada.
“Interviene per risarcire chi subisce un incidente da un’automobile non assicurata e spesso queste auto sono proprio guidate da quelli che dopo scappano. Il Fondo ogni anno paga risarcimenti per 400 milioni di euro . Se si recuperasse una quota ampia di evasori assicurativi non solo diminuirebbero i costi del Fondo ma anche quello dei premi per gli italiani che pagano regolarmente”.
Fonte: IlGiornale.it