La guardia napoletana, infatti, oltre ad avere notevoli qualità tecniche e atletiche (nonché grande personalità), è reduce da due splendide stagioni tra le fila della Pallacanestro Vigarano: ottima quella 2018/2019 (chiusa a 12,1 punti di media), eccellente quella scorsa, interrottasi (a causa dell’emergenza Coronavirus) quando Sara viaggiava su una sontuosa media-punti (15,8) che l’ha resa la miglior realizzatrice italiana dello scorso campionato.
Ed ora, nella sua brillante carriera, la voglia di continuare a stupire in una Battipaglia che ha tanta voglia di sognare, dopo anni complicati.
Ecco, intanto, le sue prime parole da giocatrice biancoarancio:
“Ciò che mi ha convinta ad accettare la proposta del patron Giancarlo Rossini è la grande stima reciproca che, negli anni, c’è sempre stata tra me e la società di Battipaglia della quale conosco, in pratica, quasi tutti i componenti lo staff che so essere dei professionisti seri. Un altro aspetto determinante per la mia scelta è da individuare, senza alcun dubbio, nella consapevolezza di poter lavorare con un allenatore stimolante come Giuseppe Piazza: sono sicura che insieme potremo esprimere un bel gioco.
Questo era proprio l’ambiente che cercavo: negli anni ho sempre ammirato il pubblico che aveva Battipaglia … inoltre, poter giocare in una squadra della mia terra è per me motivo di orgoglio che non dico mi spingerà a dare il 100% (perché quello sono abituata a darlo sempre, anzi … do sempre più del 100%) ma che, sono sicura, mi darà una grande ed ulteriore spinta.
Sono pronta a sudare per questa maglia anche perché in questi anni ho sofferto nel vedere Battipaglia far fatica e non avere quello che meritava. Sono pronta alla riscossa: voglio ribaltare questa situazione, voglio portare Battipaglia in alto perché è una società che merita con un pubblico che merita altrettanto. Inoltre, voglio essere di esempio per le giovani di Battipaglia: un’altra cosa che ho sempre ammirato della PB63 è il fatto che curi le giovani, spingendole a crescere. Voglio, dunque, essere presente per loro, voglio essere per loro un esempio e un supporto.
Non vedo l’ora di iniziare e di indossare quella maglia: io sono una giocatrice molto di fantasia ed istintiva che vuole avere la spinta del pubblico perché è una cosa indescrivibile poter giocare e poter fare quelle belle giocate che fanno impazzire il pubblico.
I miei obbiettivi personali sono sicuramente legati a quelli della squadra: voglio fare bene, voglio continuare su questa scia migliorando anno dopo anno, voglio migliorare in funzione della squadra perché, appunto, il mio obbiettivo principale è riportare Battipaglia dove merita perché negli anni non mi è piaciuto vedere come ha dovuto arrampicarsi. Io voglio riportare il rispetto che meritano questa società, la città e il grande pubblico che c’è.
Giocare allo Zauli da avversaria era tosta, ma allo stesso tempo è stato emozionante perché, nonostante fossimo avversari, c’era sempre un tangibile rispetto reciproco. Adesso che ci siamo e che lottiamo e sudiamo per la stessa maglia secondo me sarà un’emozione unica e mi aspetto davvero grandi cose perché – è scontato dirlo – il pubblico di Battipaglia è davvero il sesto uomo in campo, fa davvero la differenza ed io mi aspetto di sentirli esultare, io voglio solo sentirli esultare e vederli gioire perché meritano tanto.
Io non posso che ringraziare i tifosi di Battipaglia perché negli anni mi hanno sempre dimostrato rispetto ed io altrettanto ho sempre avuto stima per loro. Ho sempre voluto avere un pubblico del genere quindi ora mi sento ancora più forte”.
Su Sara Bocchetti si è così espresso il coach Giuseppe Piazza:
“Quando penso a Sara, al di là delle doti tecniche – in particolar modo di tiratrice, che tutti le riconoscono – mi vengono in mente queste due parole: energia ed entusiasmo. Penso che il suo modo di giocare, a volte sopra le righe, abbia tutte le carte in regola per infiammare il PalaZauli e la sua generosità potrà farla diventare un riferimento, in termini di esempio visivo, per le nostre atlete più giovani: è una giocatrice coraggiosa che sa prendersi responsabilità importanti con sfrontatezza.
Sara è reduce da una super stagione, da migliore realizzatrice italiana del campionato, ma dalle sue parole mi è parsa tutt’altro che appagata quanto piuttosto ambiziosa e vogliosa di diventare ancora più forte e completa”.